«Si educa con quello che si dice, ancor più con quello che si fa, ma molto di più con quello che si è». In questa frase del giudice Paolo Borsellino lo spirito del ciclo di incontri “I cassetti alti dell’educazione”, organizzati dall’Associazione italiana maestri cattolici – sezione di Vigevano “Lucia Rossi”: un progetto di formazione rivolto ad insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, che si terrà nell’aula magna dell’istituto Besozzi in via Giusto a Vigevano, in febbraio e marzo, il martedì dalle 17 alle 18.30. Il corso ha il patrocinio dell’Ufficio diocesano di pastorale scolastica. La partecipazione è gratuita. Le ore di partecipazione al corso saranno conteggiate all’interno del percorso di formazione Irc. Al termine verrà rilasciato un attestato in conformità alla nuova direttiva 170/2016. Per qualunque informazione e per comunicare la propria adesione rivolgersi entro il 12 febbraio a una delle seguenti insegnanti: Angela Falzoni (cell. 3383690236, falzoniangela@gmail.com), Anna Elisa Cattaneo (3383143381 annaelisa60@virgilio.it), Teresa Navaro (3287448499 camate1@virgilio.it).

Il primo incontro, martedì 25 febbraio, ha come tema “Connessioni invisibili: realtà digitale e ricerca di Dio” e vedrà al tavolo dei relatori don Carlo Cattaneo (laurea in comunicazioni sociali e baccellierato in teologia). «I profondi cambiamenti che con estrema rapidità hanno interessato il mondo della comunicazione sociale – spiega il sacerdote – trovano nel digitale una frontiera apparentemente senza confini. In questo spazio, sorprendentemente, si colloca un’opportunità per dare voce a quel desiderio spirituale che abita il cuore di ogni uomo. Individuare questa “connessione invisibile” e saperla abitare diventa la sfida per l’educatore di oggi».

Protagonista del secondo appuntamento, martedì 18 marzo, “Stare-In-Relazione nella scuola: sfide e opportunità”, sarà la psicologa e psicoterapeuta Antonietta Vescovo, (dottore in psicologia della comunicazione e dei processi linguistici).

La molteplicità delle relazioni all’interno delle quali un insegnante è coinvolto quotidianamente – anticipa Vescovo – richiede un continuo impegno a livello psicologico. A partire dalle esperienze dirette, si approfondiranno gli aspetti emotivi, per conoscere le proprie modalità di “stare-in-relazione” con l’altro, traendone spunti di riflessione utili per un’elaborazione personale.

Relatore del terzo incontro, martedì 25 marzo, “L’arte di educare: competenze, strumenti e attitudini per l’insegnamento”, il dirigente scolastico Pietro Chierichetti (laurea in lettere moderne e scienze delle religioni, dottorato di ricerca in studi umanistici, studi euro-asiatici, indologia, linguistica e onomastica, autore di pubblicazioni in ambito orientalistico e indologico). «Cosa rende un insegnante davvero efficace? – commenta Chierichetti – Non si tratta solo di conoscenze disciplinari, ma un mix unico di competenze, empatia e strategie che ispirano e motivano. Cosa significa essere educatori nel senso più profondo del termine? Una guida capace di gestire le sfide quotidiane, valorizzare ogni studente e creare un ambiente di apprendimento stimolante e inclusivo».

Martedì 1 aprile l’incontro conclusivo, “Storie storie storie: tra narrazione orale e scritta, l’importanza del raccontare” con Anna Bossi, maestra, autrice, responsabile del Centro di educazione ambientale “Tutti giù per terra” di Legambiente. Il suo intervento spiegherà come da sempre il raccontare sia un atteggiamento antico e necessario tanto da essere tramandato oralmente e non venir disperso; cosa implica la narrazione a livello emotivo e di contenuto, quindi perché è importante continuare a raccontare.

Dz