Il giorno della Resurrezione Cristo entra nel Cenacolo dove gli Undici sono riuniti, pieni di paura e rivolge loro un saluto che è insieme di augurio e di dono. «Pace a voi». Parole rasserenanti che papa Leone XIV ha voluto recuperare nella sua prima benedizione solenne. Ma c’è un secondo dono che Gesù offre ai suoi nel giorno di Pentecoste, ossia lo Spirito Santo. Sabato 7 giugno alle 21, la cattedrale non ospiterà semplicemente la ricorrenza della fondazione della Diocesi, ma sarà chiamata a diventare cenacolo nel quale si rinnova l’invio in missione agli operatori di fraternità.
ESSERE LIEVITO È questo soffio che anima la vita della Chiesa fin dalle origini, consegnando un potere di misericordia che diventa vocazione alla riconciliazione e al perdono. «A chi rimetterete i peccati saranno rimessi». Una promessa che diventa fondamento non solo per il Sacramento della Penitenza, ma di tutta la missione dei discepoli di Cristo ad essere seme e lievito di fraternità e di pace. La comunione di lingue diverse che nella Pentecoste si realizza a Gerusalemme attraverso il discorso di Pietro, compreso da tutti anche se provenienti da popoli diversi, è la cifra simbolica di questa missione. Il dialogo e l’incontro, nella certezza di essere portatori di una parola che crea unità anche laddove vi è divisione e lotta, sono lo stile che rende credibile la presenza dei cristiani nel mondo.
SPIRITI DI PACE Non ha senso dunque celebrare la Pentecoste fingendo di non guardare o dimenticandosi delle tante situazioni di conflitto che, a partire dalle stesse comunità cristiane nel loro piccolo e poi, in scala maggiore, nelle vicende del mondo, continuano a offendere quel desiderio di comunione che abita da sempre nel cuore del Signore, come ricordato nella “preghiera sacerdotale” nel Vangelo di Giovanni:
Ti prego, o Padre, perché siano una cosa sola nel tuo nome.
Per questa ragione, profondamente teologica e identitaria, la Conferenza episcopale italiana ha indicato a tutte le Chiese locali di vivere la Veglia della solennità di domenica, come tempo forte di preghiera per la pace: “Vieni, Spirito di Pace”, questo il titolo proposto dai vescovi per la preghiera comunitaria. Un colore particolare per un momento significativo per la Diocesi che si vede richiamare a quella “vocazione di pace” nella quale trova senso la celebrazione eucaristica e la vita parrocchiale e dei movimenti. Appuntamento in Duomo.
don Carlo Cattaneo