Il Giubileo dei sindaci nel solco di Sant’Ambrogio. La ricorrenza per il patrono della Diocesi di Vigevano, nonché della città ducale stessa, sarà la cornice per l’importante evento giubilare, che vedrà la partecipazione dei primi cittadini e amministratori del territorio della Diocesi di Vigevano. E non solo: sarà infatti Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia (nonché sindaco del comune oltrepadando di Varzi) a offrire l’olio per la lampada di Sant’Ambrogio durante le celebrazioni del 6 dicembre prossimo.

IN MUNICIPIO La giornata si aprirà con il ritrovo nell’aula consigliare del municipio di Vigevano, alle ore 9.30: i gonfaloni dei comuni della Lomellina e del Siccomario (le zone compresi all’interno della Diocesi ducale) faranno da suggestiva cornice all’incontro con le autorità e i sindaci del territorio. A fare letteralemnte gli onori di casa, per primo, il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, che aprirà i discorsi con i suoi saluti; a seguire l’intervento di Giovanni Palli, presidente della Provincia uscente (il 21 dicembre si voterà infatti il rinnoveo della carica per l’ente di piazza Italia) e quello del vescovo di Vigevano monsignor Maurizio Gervasoni. Alle ore 10.30 i sindaci e le altre autorità sfileranno in corteo verso la vicina cattedrale, per le celebrazioni religiose.
LA MESSA Qui, nel Duomo di Vigevano, intitolato proprio al santo di Treviri, alle ore 11 si svolgerà il pontificale in onore di Sant’Ambrogio: tra i momenti topici della cerimonia religiosa l’offerta dell’olio per la lampada del patrono, che per l’occasione sarà portato dal presidente Palli. Come da tradizione, tutti i primi cittadini saranno invitati a indossare la fascia tricolore simbolo del loro ruolo istituzionale e a essere accompagnati dal gonfalone del comune.
IL SANTO Sant’Ambrogio nacque attorno al 339 a Treviri (attualmente in Germania) e crebbe a Roma. Prefetto della provincia di Aemilia-Liguria, fu scelto come vescovo di Milano nel 374 per acclamazione del popolo, pur non essendo ancora battezzato (come era consuetudine nelle famiglie cattoliche dell’epoca). In pochi giorni ricevette i sacramenti e iniziò un episcopato che segnò profondamente la Chiesa del IV secolo: difese la fede nicena, contrastò l’arianesimo, scrisse opere teologiche e liturgiche destinate a influenzare l’Occidente e accompagnò Agostino nel cammino verso la conversione. Morì nel 397. Il legame con Vigevano è antico: già nel X secolo la chiesa principale della città era dedicata a Sant’Ambrogio. Quando nel 1530 venne istituita la Diocesi di Vigevano, quella stessa chiesa divenne la nuova cattedrale. Da anni, la ricorrenza a lui dedicata è un momento d’incontro e di confronto per tutti gli amministratori del territorio.
Af

