Le monumentali testimonianze storiche e artistiche del castrum di Lomello, grazie alle parole appassionate di una guida che ha ampiamente studiato il complesso di Santa Maria Maggiore, hanno conferito un suggestivo sfondo culturale alla giornata unitaria dell’Azione Cattolica del 28 giugno.
In mattinata, dopo la sintesi del percorso associativo annuale, don Giancarlo Vergano, parroco di Zeme, ha guidato una riflessione sul tema “Giubileo…e la vita continua come prima!?”, invitando a centrare sulla Parola la vita di fede e il suo rapporto con il culto e offrendo utili suggestioni per vivere il cambiamento sia in parrocchia sia in associazione. Se il Giubileo non trasforma la vita personale e comunitaria, viene privato della sua portata più profonda e si riduce a ritualità che non cambiano il cuore e gli atteggiamenti del singolo e delle comunità. La proposta di supportare attività di servizio per sostenere le fragilità che anche il nostro territorio vive quotidianamente (anziani, famiglie disgregate, vittime di violenza…) vuole porsi come impegno che cambia la vita e interpreta il senso più profondo del dono del Giubileo. Dopo la condivisione delle suggestioni proposte e il pranzo comunitario, occasione preziosa di dialogo, scambio di pareri, conoscenza, distensione, nel pomeriggio il gruppo ha vissuto, con grande intensità, la celebrazione giubilare guidata da don Roberto Signorelli, parroco di Lomello, a cui va un ringraziamento speciale per l’accoglienza e la vicinanza.
Un percorso che, attraverso i segni dell’acqua (purificazione), del fuoco (forza) e del cammino (speranza) ha guidato a vivere in profondità il pellegrinaggio giubilare. La visita al complesso monumentale ha chiuso una giornata di incontro, di riflessione, di preghiera e di approfondimento culturale che, purtroppo, la calura estiva ha impedito potesse essere vissuta da un gruppo più numeroso di soci e simpatizzanti.
Reda Maria Furlano