Si è concluso il 30 ottobre il pellegrinaggio dei vescovi lombardi in Terra Santa, promosso dalla Conferenza Episcopale Lombarda e guidato dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. Tra i partecipanti anche il vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Gervasoni.

Le tappe hanno toccato Gerusalemme, Betlemme e Taybeh, con momenti di preghiera, ascolto e incontro con realtà che testimoniano la fede in mezzo alle difficoltà. I presuli hanno visitato le comunità beduine seguite dalle suore comboniane e l’Istituto Effatà di Betlemme, fondato da Paolo VI per i bambini audiolesi.
Particolarmente toccante l’incontro con Rami e Bassam, due padri – uno israeliano e l’altro palestinese – uniti dal dolore per la perdita delle figlie e oggi membri dell’associazione Parents Circle, impegnata nella riconciliazione tra i popoli.
Il nostro sangue ha lo stesso colore, le nostre lacrime sono amare allo stesso modo, hanno detto ai vescovi.
Il pellegrinaggio si è concluso al Getsemani, con la veglia e la Messa nella Basilica dell’Agonia. In un messaggio scritto da Gerusalemme, mons. Gervasoni ha condiviso la sua riflessione: «L’ombra del fotografo (io) su un muro medievale nel paesaggio della Samaria ora palestinese. È la sensazione che provo di fronte alla tragedia della storia di popoli radicati nella storia e legati alla fede in Dio ma incapaci di scorgere una giustizia non violenta. Ecco il tesoro della vera fede cristiana: vincere con la carità l’ombra di morte che la giustizia umana sempre si trascina dietro».
Un cammino di preghiera e fraternità, che ha portato in Terra Santa la voce e la vicinanza delle comunità lombarde, un segno di pace che nasce dal cuore.

